Camera dei Deputati
Commissione Affari Esteri e
Comunitari
La Presidente
Roma, 14 luglio 2020
Prot. 006/2020/COMIII
Onorevole Collega,
la pandemia legata alla diffusione del virus COVID19 e il grandissimo numero di morti da essa causati
hanno posto di fronte al nostro Continente la più grande sfida che abbia mai dovuto affrontare. Questa volta il
nostro compito non è superare le divisioni tra gli Stati o la dicotomia interessi-convivenza e neppure
l’aggressione di qualcuno nei confronti di tutti gli altri.
Oggi è in gioco la sopravvivenza stessa dei nostri sistemi
nazionali e ancora di più del nostro sistema continentale a livello sociale, prima ancora che economico o politico.
Come parlamentari nazionali abbiamo qualcosa che ci accomuna tutti: ognuno di noi rappresenta il
proprio popolo, tutti i propri cittadini, a prescindere dalla parte politica alla quale ciascuno di noi è legato. Tutti
siamo rappresentanti di tutti indistintamente, compiutamente e, spero, consapevolmente, perché se da tanto
dolore non
avremo imparato ancora nulla, vorrà dire che l’avremo sprecato e questa sarà la colpa più grande di
cui ci saremo macchiati in vita nostra, sia come individui che come collettivo.
La diffusione di questo virus ci deve aver insegnato che le prossime sfide
dell’umanità non hanno
carattere nazionale e non possono essere superate individualmente: se vogliamo tener fede al mandato che i
nostri cittadini ci hanno conferito dobbiamo superare personalismi ed egoismi che a volte ancora condizionano
l’attività dei
governi e unirci, virtualmente, in nome e per conto di chi ci ha consegnati alla più grande delle
responsabilità.
Questa emergenza mondiale ci offre la grande occasione, forse l’ultima di questa vita, per concretizzare
veramente l’articolo 12 del TUE e costruire, tutti insieme, quella “cooperazione interparlamentare efficace e
regolare in seno all'Unione" prevista, tante volte auspicata, indispensabile ma troppo poco agita.
Questo è il momento di conoscerci, di confrontarci, di parlarci, di lavorare insieme, di produrre insieme
norme e politiche da presentare ai nostri rispettivi Parlamenti per cercare di condurre le nostre Nazioni verso un
futuro basato sulla costruzione e non su meri calcoli economici, che non possono alimentare un afflato
progressista così potente da alimentare un futuro prospero per tutti.
Se la prima decade del 2000 è stata infatti il periodo che ha visto il superamento delle ideologie e la
seconda quella del fallimento del sistema finanziario tardo novecentesco, la terza decade, che comincia
quest’anno, dovrà essere quella del superamento delle divisioni dettate da posizionamenti politici che dopo
l’esperienza COVID19 non hanno più ragione di esistere.
In nome del nostro ruolo e del compito di ricostruzione che ci aspetta Ti invito sin
d’ora a scegliere di
stare dalla parte dei popoli d’Europa e di lavorare tutti insieme per il loro benessere con l’onesta e la dignità di
essere quello che siamo, ovvero i rappresentanti di chi ogni giorno vive e lavora nella speranza di un futuro
migliore.
Con grande speranza e considerazione, e in attesa di prossime occasioni di incontro, mi preme inviarLe
i miei più cordiali saluti.
Marta Grande
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On. Bertel HAARDER
Presidente della Commissione Affari Esteri
Folketinget - Copenhagen
DANIMARCA