Udenrigsudvalget 2013-14
URU Alm.del Bilag 105
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~PARTENZA 13 Febbraio 201(T~m1UYUelUi9JJefuelali.dì:Prot: 2014/0000495/COM
Caro Collega,in vista della prossima riunione della Conferenza per il controllo parlamentaresulla Politica estera e di sicurezza comune e sulla Politica comune di difesa e sicurezza,Ti scriviamo nella nostra qualità di Presidenti delle Commissioni Affari esteri e Difesadel Parlamento italiano in relazione al caso dei due Sottufficiali della Fanteria di Marinaitaliana, il Capo di I Classe Massimiliano Latorre e il Secondo Capo Salvatore Girone,trattenuti in India da ormai due anni.Il caso è all'attenzione della comunità internazionale ed europea in quanto vedecoinvolti i militari italiani accusati della morte di due cittadini indiani, qualeconseguenza di un incidente occorso in mare nel febbraio 2012 in acque internazionali,allargo delle coste indiane, nell'ambito di una missione di sorveglianza per il contrastoalla pirateria e per la sicurezza dei flussi commerciali, svolta in conformità con lerisoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in materia di lotta allapirateria.Come noto, il 10 febbraio 2014 la pubblica accusa indiana, dopo due anni disilenzio, ha formalmente richiesto davanti alla Corte Suprema di quel Paese chel'imputazione dei due militari italiani avvenga nel presupposto dell'applicazione dellanormativa antiterrorismo e antipirateria.Èevidente che per l' Italia si tratta di una situazione del tutto inaccettabile.Come richiamato dal Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano,nella sua recente visita presso il Parlamento europeo, la vicenda è di comune interesseeuropeo, considerato che i due militari si trovavano a bordo di una nave italiana nellosvolgimento dei propri doveri istituzionali nel quadro di un'operazione internazionale dicontrasto alla pirateria, che vede impegnata l'Unione europea e i singoli Stati membri.Sulla vicenda l'Unione europea ha fatto sentire la propria voce unitaria per iltramite del Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, che haaffermato che "qpalunque decisione dell' India sul caso avrà un impatto sulle relazionicomplessive fra l'Unione europea e l'India e dovrà essere valutata con attenzione".Anche l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica disicurezza, Catherine Ashton, ha espresso "le serie preoccupazioni dell'Unione europeasulla vicenda, che rischia di avere un impatto negativo sugli sforzi profusi dall'UE e alivello mondiale nella lotta contro la pirateria".
Ai Presidenti delle competentiCommissioni dei Parlamenti deiPaesi membri dell'Unione europea
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Tutto il Parlamento italiano segue l'evolversi della vicenda con assiduità egrande preoccupazione, anche in considerazione delle gravi conseguenze che da taleincrescioso precedente potrebbero derivare sul piano della certezza del dirittointernazionale e dell'efficacia dell'azione profusa a sostegno della pace e della sicurezzaattraverso lo strumento delle missioni internazionali, cui l'Italia contribuisce conconvinta determinazione.Per queste ragioni la delegazione delle Commissioni Affari esteri e Difesa delParlamento italiano, rappresentativa di tutte le forze politiche, a fine gennaio si è recataa Delhi, dove ha incontrato i rappresentanti diplomatici di alcuni Paesi europei, insiemeal Capo della delegazione dell'Unione europea, rinnovando la disponibilità ad avviareun canale di diplomazia parlamentare che contribuisca ad accelerare la soluzionepositiva della controversia.A seguito di tale missione, anche in vista della sua prossima visita a Bruxelles enella prospettiva della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti degli Stati membridell'Unione europea, la Presidente della Camera dei deputati italiana, Laura Boldrini, haindirizzato un appello al Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, al fine dirichiamare l'attenzione degli europarlamentari sul caso, nonché il sostegno alla richiestaitaliana affinché sia rispettato il diritto internazionale e si pervenga rapidamente ad unasoluzione.A questo punto l'Italia chiede che si proceda senza indugi nel rispetto del dirittointernazionale e che ai militari italiani siano assicurate tutte le garanzie dello stato didiritto, a partire dalla possibilità di rientrare immediatamente nel proprio Paese, tenutoconto che da due anni sono soggetti ad una misura di restrizione della libertà personalein assenza di un capo di imputazione.Ti saremmo, pertanto, grati se vorrai portare la vicenda all'attenzione deicolleghi della Commissione da Te autorevolmente presieduta, anche al fine di assumereogni iniziativa utile per una sua giusta soluzione.Con i migliori saluti
Seno Pier Ferdinando CasiniPresidente Commissione Affari esteridel Senato, Presidente onorarioUnione interparlamentare
Ono Fabrizio CicchittoPresidente Commissione Affari esteri
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